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• Sulla parete che sta dietro il bancone, in alto a sinistra, è posizionato uno strano orologio con una sola lancetta e i numeri messi alla rinfusa. La lancetta è mossa elettricamente da un meccanismo segreto che si attiva mediante un pulsante posto alla cassa. L'orologio pazzo serve a stabilire chi deve pagare il conto fra un gruppo di amici. Chi realizza il numero più alto paga. È a disposizione di chiunque lo desideri: chiedeteci di usarlo. |
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Dalla fontanella del bancone non sgorga semplice acqua del rubinetto: prima di essere distribuita, passa attraverso un impianto di filtraggio e depurazione che ne migliora la qualità. |
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C'è una lanterna davanti al locale che non serve a illuminare il portico. Viene usata da chi esce dal Teatro Regio, che siamo aperti. Infatti si accende soltanto durante le ore di apertura del caffè. |
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Il nome Mulassano si lega a quello della famosa Menta Sacco. Infatti il fondatore, Amilcare Mulassano era, all'inizio del secolo scorso, anche il proprietario della distilleria che produceva questo famoso sciroppo. Ecco perché campeggia sopra lo specchio dietro il bancone la scritta Menta Sacco. |
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Alcune pubblicazioni riportano la notizia che Vittorio Emanuele II usava incontrare Garibaldi al caffè Mulassano: ciò è palesemente falso. Il caffè aprì i battenti ben 34 anni dopo la morte di Garibaldi; il re morì, invece, 28 anni prima. Eppoi, tra i due non correva buon sangue. |